La Calabria è la patria del peperoncino in Italia, ed è famosa soprattutto per il Diavolicchio calabrese, il peperoncino calabrese per eccellenza, uno dei più piccanti coltivati in Italia.
Il peperoncino calabrese appartiene alla specie Capsicum Annuum.
Cosa c'è nell'articolo
Il peperoncino calabrese e la scala di Scoville
La gradazione Scoville del peperoncino Diavolicchio Calabrese oscilla tra i 30.000 e i 75.000 SHU. Il peperoncino calabrese è considerato un peperoncino di media piccantezza, tenendo conto che esistono delle specie che sfiorano il 1.000.000 SHU, come il Trinidad Moruga Scorpion o il Carolina Reaper.
Diavolicchio calabrese, caratteristiche
Rispetto ad altri peperoncini, il Diavolicchio calabrese è molto utilizzato in cucina, proprio perché il suo livello di piccantezza è moderato. Conferisce ai piatti un sapore deciso e piccante al contempo.
La forma del Diavolicchio calabrese è tendenzialmente piccola e sottile. I frutti possono essere di due colori: verdi e rossi. I verdi non hanno subito un processo di maturazione intenso come nel caso dei rossi. In questo caso, i primi avranno un sapore meno deciso, adatto a qualsiasi palato, mentre i secondi risulteranno più piccanti.
La pianta del Diavolicchio è spesso ramificata e ha una dimensione notevole: le sue foglie sono piccoline, i frutti raggiungono i 2-3 centimetri di lunghezza. Tendenzialmente, crescono a “mazzetti”.
Coltivare il peperoncino calabrese
Questa pianta non ha bisogno di estrema cura: inoltre, non necessita di temperature elevate per germinare. Il modo migliore sarebbe cominciare a farla germogliare tra marzo e aprile, quando le temperature sfiorano la media primaverile.
Nel caso in cui intendiate iniziare con la germinazione a febbraio, in questo caso potreste ritrovarvi a dover seguire costantemente la pianta. Solitamente, il Diavolicchio calabrese ha bisogno di una temperatura maggiore di 15 gradi per germinare.
- Non esagerate con l’uso di acqua. Il terriccio deve essere umido, non “acquoso”, o la pianta ne risentirà;
- È il sole l’ingrediente principale della riuscita di un’ottima pianta di peperoncini;
- Fate sempre molta attenzione alla cura della pianta; se notate qualcosa di strano, non attendete. Potrebbero essere malate o soggette agli infestanti;
- Preferite un fertilizzante biologico. È il secondo ingrediente che vi servirà a coltivare al meglio la pianta.
Un consiglio sulla loro coltivazione è di piantarli vicino a una pianta di peperoni. In questo modo, potrete proteggerli dai fattori esterni, come gli insetti o gli infestanti, che potrebbero mettere a rischio la vostra pianta.
Secondariamente, se gradite dei peperoncini più piccanti, potete eventualmente lasciare la pianta senza acqua per due o tre giorni.
Essiccare il Diavolicchio calabrese: uno dei metodi migliori per conservare i peperoncini
Una volta che la pianta sarà pronta, il nostro consiglio è di procedere con l’essiccazione dei peperoncini, proprio per farli durare più a lungo.
Vi basteranno un bel po’ di scottex, un contenitore e tanto sole. Tagliate in due i peperoncini, estraete la polpa, poneteli sulla carta assorbente e metteteli sotto il sole. Potete utilizzare anche il forno.
Utilizzi più comuni: la cucina è il suo regno
Alcuni tra i suoi utilizzi più famosi si rifanno all’arte culinaria della Calabria: vengono serviti dei piatti a base di Diavolicchio crudo, sott’olio, essiccato. È l’ingrediente principe della famosa pasta aglio, olio e peperoncino. Trovano riscontro numerose creme e oli piccanti al Diavolicchio calabrese.
2 thoughts to “Diavolicchio calabrese”