Il Fatalii, considerato impropriamente un prodotto del Centro-Africa, è un peperoncino piccante appartenente alla famiglia degli Habanero. Fa parte perciò della specie Capsicum Chinense.
Le origini del Fatalii sono da ricondurre alle isole caraibiche ma, a causa della massiva importazione di questa pianta in Africa, la sua patria madre viene considerata da alcuni proprio questo continente.
Le sue dimensioni sono abbastanza imponenti e questo non permette di coltivarlo in spazi ristretti. Può arrivare a misurare più di un metro di altezza.
Proprio come gli altri peperoncini della specie Capsicum Chinense, il Fatalii ha un grado di piccantezza elevato, arriva a 400.000 SHU nella Scala di Scoville. Un peperoncino perfetto quindi per chi ama il sapore forte e deciso di questa specie per la realizzazione dei vari piatti in cucina. Il suo gusto è intenso e ricorda la frutta esotica.
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Come usare il Fatalii in cucina
Potete usare il Fatalii in cucina per arricchire diverse pietanze. Per esempio è perfetto per accompagnare il pesce, ma va bene anche su vari tipi di carne come il pollo e il manzo. L’abbinamento ideale comunque resta con la cacciagione e le carni brasate. Si sposa molto bene anche con le verdure cotte in padella. Usatelo con parsimonia visto che è davvero molto piccante.
Potete sfruttare il fatalii per realizzare degli ottimi olii piccanti, un’ottima forma di conservazione del prodotto, lasciandolo macerare nell’olio extravergine di oliva.
Oltre che buonissimo per condire, è anche un eccellente alleato della salute, rende più potenti le vostre difese immunitarie.
Coltivare il Fatalii
Come coltivare il peperoncino Fatalii?
Il frutto del Fatalii quando è acerbo ha il caratteristico colore verde mentre diventa giallo a piena maturazione. Impiega circa 3 o 4 mesi a maturare completamente. Ricorda la forma dei classici peperoncini, cioè lungo e stretto ma con la buccia ruvida. Il diametro è di circa 2 centimetri e mezzo mentre arriva a misurare anche 9 centimetri in lunghezza.
Se vivete in una regione molto calda non avrete particolari problemi di coltivazione, se invece vivete in qualche posto un po’ più freddo e non potete usare una serra, allora anticipate la semina a febbraio-marzo. Questo perché contando i 20 giorni per germogliare e i 3 mesi per arrivare allo sviluppo completo, ecco che si raggiungono i mesi più caldi.
Ricordatevi che la temperatura non deve scendere sotto i 15 gradi altrimenti si riduce il tempo dello sviluppo. Il peperoncino Fatalii deve essere innaffiato di frequente ma senza andare a creare dei ristagni. Quindi un po’ d’acqua alla volta e in modo costante.
All’inizio utilizzate un terreno leggero mentre più avanti è possibile sfruttare altri tipi di terra più ricchi di sali minerali come il fosforo e il potassio.
Essiccare il Fatalii
Come conservare il Fatalii con l’essiccazione
Quando il peperoncino Fatalii ha raggiunto la piena maturazione assume un bel colore giallo. Alcune varianti possono essere rosse.
A questo punto potete tranquillamente raccoglierlo e consumarlo fresco. Se volete conservarlo potete lasciarlo disidratare intero così mantiene inalterata la sua grande piccantezza.
La miglior pratica è quella di lasciarlo essiccare al sole o con essiccatore, appoggiato sopra della carta assorbente ma se il tempo non ve lo permettesse, potete ricorrere all’essiccazione nel forno.
Curiosità del peperoncino Fatalii
Uno dei problemi principali delle Fatalii è l’afide. Per liberarvene potete usare rimedi naturali a base di aglio, cipolla o peperoncino. Volendo per risolvere il problma delle afidi, o almeno provarci, potete frantumare dei gusci d’uovo e metterli sul fondo del vaso.
Di fatalii ne esistono tre varietà simili tra loro. A fare la differenza è il colore. Esistono il fatalii yellow, orange, red e chocolat.