Habanero, tipologie, caratteristiche, coltivazione e conservazione

L’ Habanero è sicuramente uno dei peperoncini più apprezzati nel mondo, a renderlo così unico è il giusto mix di un grado di piccantezza molto alto con un aroma che resiste alla cottura o lavorazione, e un gusto fruttato che ricorda quello dell’albicocca, proprio per questo viene utilizzato in diverse ricette tra cui la marmellata di Habanero.

Il peperoncino Habanero rientra tra i peperoncini più piccanti del mondo e viene spesso utilizzato durante gare e competizioni. Su Youtube sono presenti centinaia di video di queste competizioni e di “coraggiosi sprovveduti” che provano a mangiare i peperoncini habanero interi.

Oltre a un alto grado di piccantezza, questo peperoncino vanta proprietà nutritive notevoli essendo ricco di vitamina A, vitamina C, acqua e  fibre.

Il peperoncin prende il nome dalla città di Havana, Cuba, secondo una leggenda infatti, questo peperoncino ha origini caraibiche, tuttavia in molti sostengono che la pianta Habanero sia originaria del Centro America, principalmente nello Yucatan, nel Campeche e nel Quintana Roo.

Sicuramente il Messico, seguito da Stati Uniti e Costa Rica sono i maggiori produttori di Habanero, dopo di questi si trova l’Italia, che negli ultimi anni ha aumentato le coltivazioni di peperoncini soprattutto in Calabria e Toscana.

peperoncino habanero

Habanero – Caratteristiche

Il peperoncino Habanero appartiene alla specie Capsicum Chinense, il frutto è tipicamente a forma di lanterna, con punta rientrante o conica, ha mediamente una lunghezza di 5-8 cm e una larghezza di 3 cm. Inizialmente il frutto è di colore verde, ma con la maturazione può diventare rosso, viola, marrone o giallo. I fiori sono bianchi.

Nel 1994 il Red Savina è stato eletto il peperoncino più piccante al mondo, si trattava però di una cultivar cresciuta in laboratorio, che aveva raggiunto gradi di piccantezza altissimi. Ha perso la prima posizione 12 anni dopo a favore del Carolina Reaper, che nasce proprio dall’incrocio dell’Habanero con il Naga Viper.

Sebbene sia tra i peperoncini più piccanti, attualmente non rientra nelle prime posizioni della scala di piccantezza di Scoville, che si occupa da sempre di definire il grado di piccantezza dei peperoncini.

La posizione in classifica  varia a seconda della qualità di Habanero, la sua piccantezza oscilla tra 80.000-577.000 e 100.000-350.000 SHU, ovvero Scoville Head Unit. Questa variazione dipende soprattutto dalla coltivazione e dal grado di essiccazione del peperoncino. L’Habanero essiccato risulta essere più piccante.

L’ Habanero in Italia è arrivato all’inizio degli anni 90 grazie al lavoro dell’Accademia del Peperoncino che ha ricevuto i semi di Habanero da Josè Benigno dell’Hacienda.

Le varietà di Habanero 

Questo peperoncino vanta oltre 60 qualità differenti, grazie agli studi di David de Witt è possibile affermare che le varietà più note sono lHabanero Rosso, l’Habanero Arancione, l’Habanero Chocolate e l’Habanero bianco e l’Habanero Giallo.

Altre varietà conosciute e consumate per lo più in America sono: Habanero big sun, Habanero Cancun, Habanero cappuccino, Habanero caribbean red, Habanero Congo black, Habanero francisca, Habanero Gambia, Habanero golden, Habanero green, Habanero grosse blatter, Habanero mustard, Habanero peach.

Habanero Red Savina: l’Habanero Rosso è il più conosciuto ed acquistato, fu scoperto da Frank Garcia all’interno di una piantagione di Habanero Orange, il colore di alcuni frutti infatti era più acceso e simile al fuoco. E’ uno dei peperoncini più usati in cucina ed è molto apprezzato in Messico, numerosi piatti tipici della cucina messicana contengono l’habanero rosso.

La pianta può raggiungere i 90 cm di altezza e i suoi frutti raggiungono il colore rosso acceso soltanto a maturazione completata.

Peperoncino Habanero Chocolate

Habanero Orange: molto utilizzato in cucina per la realizzazione di piatti molto colorati e saporiti, infatti il gusto dell’Habanero arancione è molto simile all’Habanero rosso e come questo, raggiunge il colore accesso soltanto in tarda stagione, quando la maturazione è completata.

L’Habanero Orange ha una piccantezza attorno ai 300.000 SHU e alcuni sostengono sia più piccante del Red Savina.

Habanero Chocolate: il colore è quello tipico del cioccolato, questo peperoncino è conosciuto anche con il nome di Black Congo ed ha origini giamaicane. Il peperoncino Cioccolato ha un sapore molto aromatico e per questo viene utilizzato per realizzare l’olio di peperoncino.

Habanero White: esistono due varianti di Habanero Bianco, che si differenziano per la dimensione dei frutti. Il colore molto particolare rende questo peperoncino ideale per decorare piatti colorati anche se il colore può variare in seguito a cottura o bollitura.

Habanero Yellow: il gusto dell’Habanero giallo è più delicato rispetto alle altre varietà, potete utilizzarlo per accompagnare sia la carne che il pesce.

Dove comprare l’Habanero?

Se avete intenzione di comprare l’Habanero sappiate che si tratta di un prodotto più facilmente reperibile online piuttosto che nei supermercati.

In alcuni negozi però, potrete trovare oltre ai semi, anche prodotti particolari come l’olio di Habanero o la marmellata.

Coltivare l’Habanero

Vista la popolarità dell’habanero, anche l’Italia ha cominciato a coltivare l’Habanero: le regioni che lo sfruttano sono la Calabria, la patria del piccante per eccellenza, e la Toscana.

Vi state chiedendo come coltivare l’habanero? Dovete sapere che questa pianta ha bisogno di un’eccellente esposizione solare.

Il periodo migliore per coltivare l’habanero è da marzo a maggio, assolutamente sconsigliato il periodo invernale, che gelerebbe il terreno poichè questa pianta ha bisogno di molta acqua per crescere.

Il terreno deve essere caldo e ben umidificato, opportunamente concimato, per questo potete servirvi di un fertilizzante per coltivare il peperoncino: il materiale organico favorirà la crescita dei vostri habanero.

Annaffiate spesso le piantine, il suo terreno deve essere sempre ben irrigato. ed esponetelo alla luce solare o artificiale per almeno 14 ore al giorno se possibile.

Di solito, i suoi semi cominciano a germogliare dopo 6-8 giorni di vita, se la temperatura è di circa 27°. Qualora fosse più bassa, potrete dover aspettare fino a un mese.

Coltivazione Habanero in inverno

L’Habanero è una pianta annuale, che può essere coltivata anche in inverno ma che tuttavia raggiunge il massimo della produzione nel periodo privarile/estivo.

L’Habanero è una cultivar che teme il freddo per questo, durante l’inverno, è consigliabile tenere la pianta di Habanero in un luogo protetto dove la temperatura non scenda mai sotto i 5°. Nel periodo invernale perderà le foglie, per questo motivo riducete l’innaffiatura.

Quando arriva la primavera, sostituite il terriccio mantenendolo umido, questa pianta adora l’umidità e non teme il ristagno.

coltivazione habanero, pianta habanero

Conservare Habanero

Se i vostri peperoncini sono pronti e vi state chiedendo come essiccare l’Habanero, dovete fare molta attenzione, perché è una pianta molto soggetta alla formazione di muffe.

L’essiccazione è un ottimo metodo per la conservazione di questo peperoncino poiché la disidratazione consente il mantenimento della piccantezza e delle proprietà nutritive.

Prima di procedere con l’essiccazione, tagliate a metà l’habanero e ponetelo sulla carta assorbente.

Un altro consiglio per una corretta essiccazione dei peperoncini è di non mettere gli habanero a essiccare in un luogo umido ma di prediligere uno più asciutto, in questo modo accelererete il processo di secrezione evitando la formazione di muffe.

Metodi di essiccazione

Come essiccare i peperoncini?

Il metodo più naturale e veloce per essiccare peperoncini l’Habanero è quello di sfruttare la luce del sole, una procedura che permette di raggiungere una buona essiccazione anche in 8-10 ore, sono invece necessari fino a 3-4 giorni per le qualità più carnose di questo peperoncino.

Qualora non viviate in una località ben illuminata dalla luce del sole e con una temperatura di almeno 24° potete seccare peperoncini in forno. In un forno ventilato è sufficiente una temperatura inferiore ai 45° mentre in un forno non ventilato è consigliabile utilizzare una temperatura massima di 60°.

Per un’essiccazione migliore è consigliabile lasciare leggermente aperto il forno per consentire l’uscita del vapore acqueo prodotto dai frutti.

Infine il metodo più duraturo per l’essiccazione, molto tipica del Sud Italia, è quella di creare collane di peperoncini legate da una corda e appese in una stanza asciutta e ben ventilata.

Coltivare peperoncini Habanero

Usi in cucina

Nello Yucatan, la produzione di Habanero è fondamentale e moltissime ricette tradizionali prevedono proprio l’utilizzo di questo peperoncino.
Il suo sapore è decisivo per la preparazione dei piatti: fruttato e floreale, rende la carne particolarmente appetitosa.

Gli italiani apprezzano molto il gusto piccante in cucina e anche l’Habanero sta entrando nella nostra tradizione culinaria.

L’Habanero alla partenopea, per esempio, prevede che i peperoncini vengano grigliati, spellati e raschiati. Dopodiché, si mettono in un piatto e si condiscono con aglio a crudo, olio e sale.

1 commento su “Habanero, tipologie, caratteristiche, coltivazione e conservazione”

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